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venerdì 31 agosto 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Potere alla parola. Hub09 incontra Opiemme.

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Opiemme, artista a tutto tondo, poeta di strada dall’identità nascosta, un Apolinnaire post moderno in continuo gioco con le parole: non ama apparire, ma con le sue opere i muri delle nostre città si riempiono di messaggi che non possono lasciare indifferente l’osservatore.




 Sogni Infranti/Broken Dreams, Bimbi/Children, Kwame, 2009

Nato in Ungheria nella seconda metà degli anni ’70, ha vissuto in Liguria, ma attualmente la sua casa è Torino.

“Durante la mia adolescenza ho cominciato a scrivere poesie, è nato tutto dall'esame di maturità. Sui banchi di scuola ho sempre viaggiato con la fantasia, e per l’esame li ho letti con passione. Scrivendo mi sono però scontrato con l’ambiente poetico: aulico, chiuso, accademico. Con una poesia che per i più voleva dire noia, che non interessava i miei coetanei. Come portarla incontro alle persone? Come svecchiare la poesia? Con questa domanda in testa mi sono mosso verso direzioni e soluzioni, mi sono interfacciato ad ambienti che mi hanno avvicinato poco a poco al mondo dello street art. Ai primi del 2000 lavorando con l'associazione Il cerchio e le Gocce- fra i promotori del festival Picturin- ho partecipato all'organizzazione di un festival di graffiti, Street Attitudes. Il legame con la street art si è consolidato negli anni successivi e nel 2010 ho cominciato a utilizzare gli stencil nei miei lavori.”


Muere Lentamente, digital print on canvas 150x110 cm, 2009 

Tra le sue ispirazioni cita i grandi Roy Lichtenstein, Hans Hartung e i Gao Brothers, autori come Pessoa, Pascoli, Montale, Ungaretti, Brecht, Pinter e Wislawa Szymborska. E poi tanti spunti da artisti di arte pubblica e urbana ovviamente.

“ La mia ricerca ha un forte antecedente nella poesia visiva, in quella concreta, e nel gruppo '60. E ancora legami con la tipography art. Ne è un esempio uno dei lavori a cui sono più affezionato, The Great Wave of Kanagawa, un remix che prende spunto dai tag clouds del mondo del web applicati alla litografia di Hokusai”.



War for Peace, 2011. Glue and risiko tanks on wood, 43x34 cm 




Great Wave of Kanagawa, Hokusai Remix, 100x 70, 2010, stampa digitale


Opiemme rimane nascosto durante le sue mostre suscitando le reazioni più disparate tra la gente: “Mi è capitato di sentire commenti di ogni tipo alle mostre, non essendo individuato come autore. Alcune persone possono reagire negativamente al fatto che non ami mostrarmi. Ma c'è un motivo per cui non lo voglio fare: la
figura è collaterale all'opera. La figura è per le persone pura curiosità. Sono i lavori i protagonisti del mio messaggio. Come Miles Davis scompare di fronte alla sua tromba, io faccio lo stesso dietro ai miei lavori.”


Opiemme+ mrfijodor, Traffic Kills, Huge Cigarette Pack, mixed media, 2007

I social si sono rivelati molto utili per farsi conoscere: “Uso Facebook, che col tempo è diventato una vetrina per farmi conoscere, una sorta di piccolo blog dove inserire più immagini possibili di opere e ispirazioni. Interagisco con i fan, anche se in modo discreto. Sono riuscito a ritagliare occasioni davvero interessanti, facendoli partecipare attivamente alla creazione delle opere stesse: per l’azione La maleducazione uccide in tantissimi avevano inviato immagini sulla fan page.”

Fondamentale per Opiemme è portare una riflessione su atteggiamenti nocivi della nostra società, come in Led by Madness, la svastica di parole esposta a Venezia o in Con la cultura non si mangia, in mostra a The Others 2011, dove cita una frase del nostro ex ministro Giulio Tremonti.

“ L'aspetto sociale è sempre presente nel mio lavoro. E’ stato messo in risalto nella mostra Senza Bandiere, con un parallelismo fra la mancanza di bandiera, di un punto di riferimento, e la mancanza di valori. La poesia è riflessione, le riflessioni sulla contemporaneità portano in fretta verso il sociale e il politico. Non posso scindere dalla mia ricerca questo aspetto, anzi mi coinvolge molto, perchè lo vivo,e la cosa pubblica si deve vivere, con positività e rispetto per tutti, se vogliamo migliori.”



Con la cultura non si mangia, 2011


Miles Davis, 61x141, tempera e cera su legno, 2011


Led by Madness, digital print on canvas, 200x200, 2009

Anche Opiemme ci ha suggerito qualche nome di street artists da non perdere: i torinesi Nox, Luca Ledda, 999. E per quel che riguarda la scena internazionale, lo spagnolo CuelliMangui, il cinese DalEast, e il norvegese Pobel.

Ringraziamo Opiemme per averci dedicato un po’ di tempo e vi lasciamo con le immagini dei suoi ultimi lavori realizzati in Croazia, in agosto. Gli street artist e le loro ispirazioni non vanno mai in vacanza!


 



www.facebook.com/opiemme

www.opiemme.com
FOTO CROAZIA


giovedì 30 agosto 2012

VIRAL: Sfoderate i vostri muscoli e suonate. La nuova campagna viral di Old Spice

Una pubblicità destinata a un successo viral. Torna Old Spice, già al centro di indimenticabili campagne  come The man your man couls smell like.

Questa volta il video è interattivo e ha come protagonista il forzuto Terry Crews, pronto a suonare mille strumenti musicali - dal sax alla batteria- con il solo potere dei muscoli.



Una volta che la prova musicale - e di forza - è finita potrete anche voi cimentarvi nel comporre il vostro pezzo: quando il bottone Record comparirà a destra sullo schermo, con l'aiuto della tastiera potrete muovere i muscoli del protagonista e ricreare mille ritmi diversi. Ma non perdete tempo perchè l'attore è pronto a sollecitarvi in diretta e, vista la stazza, non è il caso di farlo arrabbiare!



Old Spice Muscle Music from Terry Crews on Vimeo.


mercoledì 29 agosto 2012

SOCIAL: Cover designer, l'app perfetta per una copertina (Facebook) perfetta.


La cover di Facebook: ci presenta ed è una delle immagini chiave del nostro universo web. Che sia la locandina di un film, oppure una foto, o ancora un collage di immagini, la copertina è una sorta di biglietto da visita virtuale.

A seconda dello strumento che utilizziamo non è sempre possibile ottenere la cover come la immaginiamo nella nostra mente. Qualche tempo fa, a questo proposito, vi abbiamo presentato un' infografica piena di suggerimenti per creare la copertina perfetta.


Oggi, la nuova app di Hub09, offre una soluzione a trasformare le nostre idee in realtà - un po’ virtuale ovviamente- senza ricorrere complicati o costosi programmi di grafica.



Basta seguire le istruzioni, aggiungere i particolari che preferite, come sfondo, immagini e scritte. Pochi minuti e la copertina perfetta è pronta!


L'applicazione è disponibile e scaricabile gratuitamente a questo indirizzo, inviateci le vostre cover più belle!




martedì 28 agosto 2012

ARTE: Girasoli di legno. I dipinti-mosaico di Lee Kyu-Hak

Un uso talmente perfetto e minuzioso del mosaico da far sembrare ogni lavoro un dipinto impressionista.
L'artista coreano Lee Kyu-Hak però, al posto del pennello utilizza piccoli pezzi di legno, ricreando nelle sue opere l'atmosfera dei quadri di metà XIX secolo.


 L'artista ha reinterpretato alcune delle opere più conosciute di Vincent Van Gogh, ed è impressionante come il tratto del pittore venga riprodotto fedelmente dai bastoncini colorati.




Trovate altri quadri-mosaico di Lee qui.




lunedì 27 agosto 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Copertine newyorkesi. A caccia di cover con New York city PopSpots

Molte tra le copertine dei dischi più famosi della storia hanno come sfondo scorci di New York. E questi scorci della Grande Mela hanno contribuito al successo del gruppo e dell'opera musicale stessa.

Sulla scia di questo pensiero, l'americano Bob Egan con il progetto/blog New York city PopSpots ha deciso di lanciarsi in un'impresa faraonica, certosina e social allo stesso tempo: ritrovare quegli angoli di città, immortalati proprio nelle copertine dei suoi dischi preferiti.


Sovrapponendo l'immagine degli album alle location che fanno da sfondo, ogni cover viene associata al luogo dove è stata fotografata: ecco così i Ramones, Simon e Garfunkel, i New York Dolls ricomparire per un istante proprio davanti ai luoghi culto dei loro album più famosi.




E il progetto non si ferma qui: grazie a Google maps, i lettori potranno recarsi di persona nei vari sfondi ritrovati, una forma di turismo ideale per gli amanti della musica.

Potete trovare altre copertine e altre informazioni a questo indirizzo, aspettiamo con ansia la versione di altre città!

Fonte: Ufunk



venerdì 24 agosto 2012

FOTOGRAFIA: Per fare una foto ci vuole un albero. Le immagini di Myoung Ho Lee.

Gli alberi  in tutta la loro maestosità sono i protagonisti assoluti delle immagini di Myoung Ho Lee.


Basta un telo bianco e il fotografo coreano riesce a trasmettere in ogni scatto la pulsante bellezza della natura allo stato puro, senza trucchi.



Tutte le fotografie "nature" di Lee fanno parte della serie A photographic Act e sono disponibili a questo indirizzo.

Fonte: The Morning News



giovedì 23 agosto 2012

FOTOGRAFIA: Catturare i sogni. Le fotografie di Alistair Magnaldo

I sogni dei bimbi prendono forma nelle fotografie del francese Alistair Magnaldo.



I soggetti delle sue foto sono bambini immersi in uno scenario fantastico, come se il fotografo riuscisse a immergersi nelle mente dei più piccoli mentre dormono.
Ecco così apparire bimbi che giocano con le stelle, oppure pronti a inseguire la luna in un mare fatato.




P
Per altre immagini vi consigliamo di recarvi sul sito dell'artista. Buona passeggiata tra le braccia di Morfeo!


Fonte: Cuded





mercoledì 22 agosto 2012

GADGETTISTICA ESTREMA: Paparazzo Light for iPhone

Tra i tanti accessori proposti per il vostro iPhone, ce n'è uno che ci ha fatto venire l'acquolina in bocca.

Trattasi di "Paparazzo", flash portatile con l'ambizione di migliorare sensibilmente la resa delle fotografie notturne scattate con iPhone (che, si sa, lasciano a desiderare).





Paparazzo è ancora un prototipo, ma la cosa interessante è che è stata avviata un'operazione di crowdfunding su Kickstarter. In poco tempo il progetto ha raccolto più di 7.000 dollari (sui 50.000 richiesti).

Non ci resta che sperare che un giorno Paparazzo sia messo in produzione!



martedì 21 agosto 2012

FOTOGRAFIA: Addormentarsi in città. Le fotografie assonnate di John Clang

Questo caldo vi fa venire voglia di schiacciare un pisolino al fresco? Sappiate che non siete gli unici a volervi riposare un po'. L'artista cinese John Clang infatti, ha deciso di farsi dei sonnellini davvero inusuali.


Ecco John addormentarsi per le strade di Pechino, in una strada intasata dal traffico, come in un centro commerciale, sulle scale mobili. L'artista con questa immagini, che fanno parte della serie Beon Sleeps, vuole sensibilizzare il suo pubblico sul piacere di una vita più lenta in contrasto con i ritmi frenetici delle caotiche metropoli cinesi.



Potete visualizzare altri sonnellini strampalati qui, buon riposo a tutti!




lunedì 20 agosto 2012

SCENOGRAFIE DOMESTICHE: Le stanze monocromatiche di Sara Cwynar

Oggi ci concediamo una pausa di colore con la fotografa canadese Sara Cwynar.


L'artista compie un accurato studio sul colore, e ogni fotografia si trasforma in una scala di gradazioni cromatiche, come stanze di una casa sull'arcobaleno.



Potete visitare tutta la coloratissima casa di Sara qui, e, se tutto questo colore non vi bastasse, vi ricordiamo il nostro post dedicato alle monocromie estreme della svedese Helga Steppan.

Fonte: Zeutch




venerdì 17 agosto 2012

ARTE: Una casa tra le nuvole. Le sculture di mousse di Dietrich Wegner

Chi non ha mai sognato una casa sull'albero? O di vivere sospesi su una nuvola?


Dietrich Wegner, americano, ha realizzato questo sogno di bambino con le sue morbide sculture di mousse.
Pronti a salire la scala e immergersi in un mondo da favola?



E se queste nuvole non vi bastano, potete andare sul nostro post dedicato a Berndnaut Smilde, dove troverete altri cieli nella stanza.

Buona passeggiata d'agosto tra le nuvole!

Fonte: Artsblog




giovedì 16 agosto 2012

GENIO: I cocktail più potenti della terra

O meglio... i cocktail ispirati agli eroi più potenti della terra: The Avengers, i Vendicatori.

Eccoli in tutto il loro splendore, sapientemente illustrati da Pop Chart Lab:







E se qualcuno ha il coraggio di provarli... ci faccia sapere!

Fonte: Pop Chart Lab




venerdì 10 agosto 2012

GENIO: The Power of X, arabeschi umani in movimento

Un turbine di corpi sinuoso e multicolore, un moltiplicarsi incontenibile di esagoni umani privo di punti di riferimento. The Power of X è uno dei video più affascinanti e suadenti che possiate vedere in giro per il web. 

Si tratta della coreografia realizzata dall'agenzia We are Pi per l'inaugurazione di TEDxSUMMIT, una manifestazione culturale che si svolge a Doha, in Qatar, patrocinata dal Doha Film Institute.







Nessuno trucco o fotoritocco: nel bellissimo e disorientante video, i ballerini di icouldneverbeadancer si esibiscono in un prisma di specchi alti 18 metri su un suolo in movimento, realizzando un vero e proprio caleidoscopio umano.




Fonte: 
http://www.fubiz.net




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