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mercoledì 28 dicembre 2011

SCENOGRAFIE URBANE: Gec Art e l'uomo incastrato in una Tv

Qualche post fa vi abbiamo presentato Gec Art e abbiamo raccontato l'avventura dell'Omaggio a Pellizza da Volpedo per la Val di Susa.
Negli scorsi giorni, siamo andati a trovare Gec nel suo studio di Torino per conoscerlo di persona, fargli qualche domanda e dare un'occhiata ravvicinata alla sua attività tra arte, strada, installazioni e grafica.





Gec Art gioca con l'uomo moderno: una creatura intrappolata in un monitor (di televisore, o di computer...).
Un protagonista dallo sguardo ancora romantico e malinconico che cerca di arrampicarsi, come un Raperonzolo postmoderno, su spine e cavi elettrici, quasi a voler ritrovare la strada, o a cercarne una propria.





Gec Art si muove su strada (Italia, Parigi, New York... ) e sui social.
Così come per l'Omaggio a Pellizza da Volpedo ha "reclutato" il proprio quarto stato attraverso Facebook, allo stesso modo ha invaso Parigi con "topi tecnologici" inviati da chi lo segue sul web.




"Ho ideato il progetto dopo aver letto un articolo in cui si descriveva Parigi come la città a più alta densità di topi in tutta Europa. Ho deciso di invaderla a mia volta con topi geneticamente e tecnologicamente modificati che, come i loro fratelli in carne ossa, si nutrono di cavi elettrici. Raccolti attraverso un passaparola su Facebook, questi mouse stati inviati a Torino da decine di conoscenti ed estranei da varie parti d’Italia. Sono poi stati catapultati nella capitale francese e abbandonati al loro destino.





"Una volta sguinzagliati nei vari angoli di Parigi, i topi non sono passati inosservati: alcuni passanti hanno scattato fotografie, altri li hanno gettati nei cestini, altri ancora hanno cercato indizi sulla loro origine, qualcuno si è portato via degli esemplari."





"Questo perchè, al contrario dei graffiti, - spiega Gec Art - la street art in tutte le sue forme (affissioni, installazioni...) è fatta per essere effimera e temporanea, per modificarsi e interagire con chi la guarda e, addirittura, con chi magari la vuole eliminare."
Non esiste street art senza il lavorio del tempo sui materiali, senza l'occhio e la reazione di chi la osserva e vi interagisce.


Una curiosità: il re dei tecnoratti, raro esemplare di mouse appartenente a uno dei più antichi Ibm, (unico topo lasciato bianco, come richiesto dal proprietario stesso a Gec Art al momento della consegna) è stato avvistato l’ultima volta in una sala del Louvre.





Sempre ai suoi fan, e non solo, Gec ha chiesto aiuto per costruire un'altra opera che parla di pop, di art, di miti e di contemporaneità: la Marilyn centralinista di 89.24.24 - generazione senza miti.




 Di cosa potrebbe essere "fatta" questa Marilym precaria se non di... sogni? Fogli, appunti, fotocopie su cui gli studenti hanno versato il proprio sudore e i propri sogni, per conquistare un futuro che si sta rivelando... tutt'altro che luminoso. Dispense universitarie fornite, anche in questo caso, direttamente a Gec dai fan che lo seguono su strada e su web.




Abbiamo raccolto alcune opere di Gec in un album sulla nostra pagina Facebook e vi invitiamo a seguirlo sul suo profilo Facebook e sul suo sito. In una sezione, potete trovare anche i gadget (tutti i pezzi sono a tiratura limitata).

Infine, abbiamo chiesto a Gec di segnalarci 5 tra i suoi artisti di street art preferiti.
Ecco la lista in cui tuffarsi. E se di qualcuno vi avevamo già parlato... non mancheremo di esplorare e raccontarvi ognuno di questi artisti.


- Slinkachu, dal Regno Unito

- Evol

- VOINA, collettivo russo

- ELFO, da Brescia

- BR1, da Torino



Gec Art è nato nel 1982 a Cuneo e attualmente lavora a Torino come grafico.




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