Awakawa e Madeline Gins, creatori dei Reversible Destiny Lofts del quartiere Mitaka di Tokyo, invece, fanno il contrario: la loro concezione di architettura si basa infatti sulla convinzione che la perdita degli equilibri su cui sono disegnate le comuni abitazioni non possa che favorire lo sviluppo delle attività celebrali, e di conseguenza, prevenire l’invecchiamento fisico e mentale.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheUJ5kGk4SAIjn8xVR4FvOUR6lw_X4Y-pMsiLLQUWP61YAiXvslb4Xz_UkUEkvn9PkDc8hBGqV8vOFUxuNsdaatBpqgZ6HhZDFMepNUlLvVvSWEfG71oC_nfY078MzJT0NO4pg6NkfAxY/s400/case+strane.jpg)
Disarmonie nelle forme e nelle linee e colori forti: la casa diventa un percorso a ostacoli, un gioco che richiede continua attenzione. Gli interruttori della luca sono quasi nascosti, il pavimento è irregolare, la veranda non supera il mezzo metro di altezza. Ma soprattutto non esistono porte, neanche in bagno.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk61B1AFdv6-Oa0LQCRoF_NG9OzO0RIzTuaoOkEwDAh_HqisNHG9zULIi6fAIqp8LOmY8WfISi2hUk61r9X61-v8g9r5EbtNhl8ghAE8SKsrAXj6ujpMNoqp2e7Yss1wcarDYlihoMPww/s400/093008reversible_destiny_01.jpg)
Più immagini qui.
viverci dentro dev'essere una prova di estrema forza
RispondiEliminaBelle case di merda
RispondiElimina