Awakawa e Madeline Gins, creatori dei Reversible Destiny Lofts del quartiere Mitaka di Tokyo, invece, fanno il contrario: la loro concezione di architettura si basa infatti sulla convinzione che la perdita degli equilibri su cui sono disegnate le comuni abitazioni non possa che favorire lo sviluppo delle attività celebrali, e di conseguenza, prevenire l’invecchiamento fisico e mentale.

Disarmonie nelle forme e nelle linee e colori forti: la casa diventa un percorso a ostacoli, un gioco che richiede continua attenzione. Gli interruttori della luca sono quasi nascosti, il pavimento è irregolare, la veranda non supera il mezzo metro di altezza. Ma soprattutto non esistono porte, neanche in bagno.

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viverci dentro dev'essere una prova di estrema forza
RispondiEliminaBelle case di merda
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