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lunedì 11 febbraio 2013

SCENOGRAFIE URBANE: Illusione o realtà? Tutto è possibile con Julian Beever, il mago della pavement art!

Gli illusionisti del XXI° secolo sono street! Non usano la bacchetta magica, ma gessetti colorati con cui creano vere e proprie illusioni tridimensionali sui marciapiedi delle grandi città. Julian Beever, inglese, classe 1959, anche soprannominato “Pavement Picasso”, è forse il più conosciuto artista della pavement art, tant’è che i suoi lavori sono presenti in ben 28 paesi diversi.


Il suo trucco? L’anamorfismo, ovvero un’illusione ottica per cui una immagine che viene disegnata sul piano (in questo caso il marciapiede) in modo distorto, ci apparirà tridimensionale quando la si guarda da un preciso punto di vista.



Quindi, fate bene attenzione quando camminate per strada, perché potreste pestare una delle sue opere e ritrovarvi nel mezzo di un fiume, su un grattacielo o in chissà quale altro fantastico scenario!


mercoledì 16 gennaio 2013

SCENOGRAFIE URBANE: Fuori dalla gabbia! Le installazioni di ASPECT Studios

Talvolta la città ci sembra una gabbia: traffico, orde di persone, rumore, smog. E se ci liberassimo da questa cappa che ci affiligge, ritornando a cogliere i particolari più belli dell'ambiente urbano che ci circonda? Ecco a voi un esempio di strade che sanno stupire, in arrivo da Sydney,  Australia.

 Angel Places e Ash Streets, Sydney

Centinaia di gabbie pendono dal cielo: la passeggiata diventa così un momento onirico, dove la magia delle gabbie appese rende un angolo della città un luogo magico. L'idea è dei creativi di  ASPECT Studios, specialisti nell'ambito della paesaggistica e autori di altre strade da sogno, come nell'installazione della Chinatown della capitale australiana.

  Angel Places e Ash Streets, Sydney

Chinatown, Sydney


Fonte: http://rcruzniemiec.tumblr.com



sabato 5 gennaio 2013

SCENOGRAFIE URBANE: A Madrid il Safari si fa in città. Caccia alla street art con Madrid Street Art Project

Per fare un Safari non occorre perdersi nella natura: basta una città, o meglio una delle più vive e stimolanti capitali europee, Madrid.

Durante una piccola vacanza nella città spagnola, abbiamo deciso di dedicare una giornata a scoprire inediti angoli dei quartieri più interessanti e meno conosciuti. Con una veloce ricerca sul web abbiamo scoperto Madrid Street Art Project e i suoi Safari Urbani: una mail per prenotare il tour e il giorno dopo appuntamento al Barrio di Lavapiés, insieme a Diana e Guillermo – che ora conosceremo meglio – e una quindicina di ragazzi spagnoli.
  

Ed eccoci coinvolti in un coinvolgente safari – non in jeep, ma a piedi – che ci accompagna in angoli di Madrid in cui, da soli, non saremmo mai arrivati, e che ci fa conoscere da vicino non solo opere di street art, ma anche orti urbani al limite del meraviglioso e parte della storia culturale, artistica e sociale della città.

Perchè non far conoscere Madrid Street Art Project anche a voi? Ecco un’intervista a Guillermo e Diana, le anime del progetto.

Come è nata l’idea di Madrid Street Art Project?

Qualche anno fa ci siamo conosciuti nell’ambito di Gráfika, una mostra organizzata dall’Instituto Cervantes e dedicata alla street art, per la quale abbiamo organizzato alcune passeggiate per Madrid, alla scoperta dell’arte urbana.
Grazie alla passione in comune per questo linguaggio, abbiamo deciso di fondare un progetto tutto nostro ed è così che, mese dopo mese, ha preso forma Madrid Street Art Project.



Di cosa vi occupate?

L’obiettivo di Madrid Street Art Project è quello di appoggiare, diffondere, potenziare la street art, ma anche di farla vivere alla gente, di raccontarla partendo proprio dalla città di Madrid. Tutto questo attraverso diverse attività, come ad esempio Safari Urbani, laboratori, mediazioni in vista di interventi artistici in spazi abbandonati…

Parliamo dei Safari Urbani!

I Safari Urbani consistono in percorsi attraverso la città, alla scoperta di interventi artistici nello spazio urbano. Attraverso questa attività desideriamo fare conoscere meglio e più da vicino questo tipo di manifestazione culturale, darvi valore, creare dibattito e riflessione stimolando lo scambio di opinioni, durante la stessa visita, a proposito dello spazio pubblico e del suo uso.

Come si relaziona la città di Madrid con la street art?

La città in sé ha un buon rapporto con l'arte urbana ed è piuttosto attiva: ci sono persone che in questo contesto lavorano da ormai più di dieci anni, stimolando e producendo espressioni e interventi artistici nello spazio pubblico, rivolti a tutti.
Quanto alla parte istituzionale di Madrid, questa non la valorizza, nè la potenzia.


Collaborate con altre associazioni o istituzioni? 

Tutto quello che è collaborazione per noi è prezioso.
Una delle basi della street art è la condivisione: non possiamo che seguire la stessa filosofia, e durante quest'ultimo periodo stiamo costruendo le basi per diverse relazioni e iniziative con collettivi, associazioni e anche con alcune istituzioni.

Qual è il pubblico medio dei Safari Urbani?

Impossibile delineare un profilo definito, ai safari partecipa gente di tutti i tipi: ragazzi, gente più anziana, giovani coppie con bambini, studenti, professionisti del mondo della cultura. Da persone che non conoscono la street art, ma che ne sono incuriosite, ad altre che vi lavorano, studiando e diffondendo questo linguaggio. Ed è proprio questo che arricchisce il nostro progetto: ognuno porta con sé diversi punti di vista, arricchendo le conversazioni e gli scambi di idee durante i percorsi.


Vi chiediamo cinque luoghi o opere o artisti che a Madrid non si possono perdere.
E' davvero difficile sceglierne solo cinque!

1) Un centro sociale autogestito: Esta es una plaza, per il lavoro che ha stimolato nel quartiere, tra vicini, e la qualità degli interventi artistici che ospita (Roa, Ligen, Blu, Br1…)



   

2) Per la delicatezza e il luogo tanto sorprendente in cui si trova l’opera: l'Afrodita di Rosh.


3) Per il carattere effimero, la ribellione, la critica, cercate i lavori di Neko: interventi su tettoie, grate e affissioni pubblicitarie.


4) I murales giganteschi a cui non siamo abituati nella nostra città, di Sam3 e Blu nella zona di Madrid Río.



5) Gli interventi di E1000 su ringhiere, grate, porte e portoni in tutta la città: partono dal classico stile bombing di radice graffittara, ma parlano di un'estetica e di una relazione con lo spazio urbano del tutto nuova.


Grazie Diana e Guillermo!
E se passate per Madrid vi consigliamo di partecipare a un Safari Urbano – potete anche scegliere il quartiere su cui concentrarvi: vi promettiamo una caccia ricca e stimolante, che vi farà ancora più innamorare della capitale spagnola, e che vi permetterà di conoscerne angoli e aspetti nascosti ed emozionanti.

Il sito di Madrid Street Art Project + la pagina Facebook, dove potete seguire i Safari giorno per giorno.

Nota dei redattori: concordiamo il punto 1) e 2): imperdibili, sono stati i nostri luoghi preferiti!




martedì 18 dicembre 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Anche gli alberi si vestono a festa. Le installazioni parigine di Tree Rings.

Il Natale non sarebbe lo stesso se le città non si illuminassero di tante luci,pronte a scaldare il freddo inverno e a rendere l'atmosfera perfetta per l'arrivo di Babbo Natale.
Ogni anno, così, le metropoli di tutto il mondo fanno gara a sfoderare le luminarie più originali e creative. Vi abbiamo parlato da poco dell'iniziativa per gli auguri di Natale a Londra, in Oxford Street, e vi abbiamo accompagnato in una passeggiata illuminante in Giappone con l'installazione di Winter Illumination.
Oggi invece, vi portiamo nella Ville Lumière per eccellenza, Parigi.
 

 I circa 200 alberi intorno agli Champs Elysées si sono rivestiti di abiti luminescenti, grazie ai cerchi concentrici colorati installati dall'agenzia belga ActLightingDesign, che si occuperà fino al 2014 di vestire a festa la capitale francese.



Potrete passeggiare tra gli alberi illuminati di Tree rings - questo il nome dell'installazione- fino alla fine delle vacanze natalizie. E, se avete voglia di fare immergervi ancora di più nell'atmosfera festiva di questi giorni, fate un giro sui nostri album Facebook, dedicati alle immagini delle città innevate in giro per il mondo e al Natale vissuto in maniera non convenzionale: il 25 dicembre sembrerà ancora più vicino!

Fonte: Design Boom



mercoledì 5 dicembre 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Quando il turista è una ruota. Le fotografie di Tom Olesnevich

Vi abbiamo fatto scoprire New York volando sopra il suo cielo, su uno skateboard, oggi invece andiamo in bicicletta con Tom Olesnevich, fotografo specializzato in immagini di sport.


Le fotografie, scattate dal punto di vista delle ruote della bicicletta di Tom, ci restituiscono il sapore di una pedalata per le bellissime strade della Grande Mela. Chi riesce a riconoscere dove sono state scattate? Noi abbiamo intercettato Central Park, e voi?



Se volete continuare a biciclettare, basta andare qui.


lunedì 5 novembre 2012

SCENOGRAFIE URBANE: L'inverno svela la sua luce. Le installazioni floreali di Winter Illuminations

C'è un lato positivo non indifferente da considerare con l'accorciarsi delle giornate e l'avvicinarsi dell'Inverno e del Natale: migliaia di luci invadono il paesaggio prendendo il posto e il colore del verde degli alberi, per un momento in letargo, in campagna, e rendendo scintillanti le città in cui viviamo.

In Giappone hanno deciso di unire luci e natura per un'installazione davvero emozionante: un tunnel di fiori luminescenti ispirato alla natura intorno al monte Fuji.



Winter Illuminations, questo il nome dell'installazione si trova nel gardino biologico di Kuwana, sull''isola di Nagashima, e resterà acceso fino al ritorno della Primavera, a fine marzo.




Un arcobaleno di luci da percorrere per ritrovare e riagguantare la magia della stagione fredda, non c'è che dire!

Fonte:  My Modern Met




venerdì 19 ottobre 2012

GENIO: A ogni passo, una nota. La scala musicale di Hangzhou

Cosa c'è di meglio di una scala musicale da percorrere mentre si scende verso la metropolitana? In Cina non si tratta di una scena di un film ma di vera e propria realtà.


Siamo a Hangzhou: 54 scalini musicali da percorrere per creare la melodia che accompagna i pedoni verso le loro destinazioni: lavoro, uscita tra amici, cena romantica...

L'obiettivo è sensibilizzare i pedoni all'attività fisica: chi vorrà ancora prendere la scala mobile, quando l'alternativa è un piano sotto i nostri piedi?



Fonte: Taxi 



SCENOGRAFIE URBANE: Dimenticare la pioggia. Gli ombrelli fluttuanti di Luke Jerram

Per Luke Jerram, inglese, l'ombrello non si limita a essere l'oggetto con cui ripararsi durante le frequenti piogge autunnali. 

L'artista ha ricoperto con ben 1000 ombrelli multicolori uno dei canali principali della città di Rotterdam, in Olanda: gli ombrelli galleggiano e fluttuano seguendo il movimento dell'acqua, uno spettacolo multicolore per gli occhi di chi si avvicina al canale.


Just sometimes.. - così si chiama l'installazione - è stata protagonista dello scorso Witte de With Festival  organizzato nella città olandese: per una volta gli ombrelli non sono serviti a ripararsi dalle piogge, così frequenti in terra olandese.



E, se dopo la pioggia, viene sempre il sereno, ecco alcuni  arcobaleni davvero originali, da vedere qui e qui.

Fonte: My modern met



martedì 9 ottobre 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Oh Joy! La green guerrilla di Kut.

Il cambiamento climatico del nostro pianeta è spesso al centro di discussioni e incontri, in conferenze e seminari in giro per il mondo: i riflettori su Rio de Janeiro, dove si è svolto il ventesimo forum mondiale sull'ambiente, si sono spenti solo pochi mesi fa.


La domanda che ci si pone dopo questi convegni, tra ambientalisti e non, è sempre la stessa: "Ne sarà valsa la pena? Il messaggio da veicolare è riuscito ad essere trasmesso e recepito? Siamo più consapevoli di quello che accade alla Terra?"

A questo interrogativo, Kut, collettivo creativo di Riga, in Lettonia, ha deciso di rispondere passando ai fatti: incontri e dibattiti non sono sufficienti a sensibilizzare la popolazione. Bisogna fare di più. Come? Con un'azione di guerrilla davvero green.



"Oh Joy", questo il titolo dell'azione, ha portato un po' di natura nella capitale lettone, ricordando cosa potremmo rapidamente perdere a causa della cattiva condotta umana: ecco così le strade di Riga ricoprirsi di una neve fuori stagione,pronta a destabilizzare gli abitanti della città.
E le reazioni, tra la gente, non sono mancate: sorpresa, gioia, divertimento, addirittura fastidio. 
Un gesto, talvolta, vale più di mille parole.


Potete seguire Kut sul canale Vimeo e su Twitter.



domenica 5 agosto 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Gli ombrelli colorati di Agueda

Qualche giorno fa, una cittadina portoghese di nome Agueda è stata invasa da ombrelli colorati fluttuanti. 


Una giovane fotografa, Patricia Almeida, ha immortalato tale magia utilizzando la propria macchina fotografica e il cellulare. 


Il risultato è questo:







Perchè i colori salveranno il mondo...











venerdì 3 agosto 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Il museo dei sacchetti luminosi

Vi avevamo già parlato dei Luzinterruptupstus.
Il collettivo madrilegno - da sempre impegnato sul fronte della salvaguardia dell'ambiente e della denuncia dei vari tipi di inquinamento - ha colpito di nuovo nel segno con l'installazione Plastic Garbage Guarding the Museum.


La creazione è in questi giorni situata all’ingresso del Gewerbemuseum di Winthertur come parte della mostra Oh, Plastiksacki, che ruota attorno all’utilizzo dei sacchetti di plastica. 

Per questa scultura, a metà tra un albero di Natale di pura decadenza e un arcobaleno radioattivo, i ragazzi di Luzinterruptus hanno utilizzato oltre 5.000 sacchetti di plastica, recuperati con l'aiuto degli abitanti della piccola cittadina svizzera.





Due grandi bidoni per la raccolta di rifiuti sono stati riempiti di sacchetti - a loro volta gonfiati con aria compressa - e di luci al led.
Plastic Garbage Guarding the Museum intende denunciare il pericolo che l'utilizzo massivo ed errato dei sacchetti di plastica rappresenta per l'ambiente.

Fonte: UrDesign + Luzinterruptus; foto Gustavo Sanabria



martedì 3 luglio 2012

SCENOGRAFIE URBANE: L'arcobaleno entra a scuola. In Francia l'edilizia pubblica incontra l'arte.

La scuola è finita da un po' e fino a settembre non si parla né di compiti in classe né di interrogazioni o versioni di greco impossibili.
Per non spegnere tutta l'allegria della stagione a settembre, non sarebbe bellissimo portare i colori dell'estate tra le mura scolastiche?


Alla scuola parigina Pajol ci hanno già pensato: grazie al progetto degli architetti Palatre e Leclere l'edificio all'interno e all'esterno è stato oggetto di un attacco di colore: i muri, i banchi, i bagni, la mensa si declinano così  in un mondo di tonalità.




Un bell'esempio su come trasformare attraverso l'arte un edificio pubblico anonimo in un'opera architettonica, senza dimenticare la funzionalità a cui era destinato.

Fonte: The cool hunter




domenica 10 giugno 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Un tuffo nel riscaldamento globale.

Una piscina per la consapevolezza: quella ideata nel 2008 dall'agenzia creativa Ogilvy & Mather di Mumbai, India, per il colosso bancario HSBC.


Un tuffo nel futuro, in un mondo travolto dal riscaldamento globale, per avere un assaggio sommerso di quello che potrebbe capitare alla terra.




Via DesignBoom.




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