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giovedì 21 febbraio 2013

STREET ART: "Portable river", il fiume che ti puoi portare a casa!

Si fanno chiamare Luzinterruptus, e sono un anonimo collettivo spagnolo molto attento alle tematiche ambientali. Per In the middle of the street, un festival dedicato agli spazi pubblici che si tiene ogni anno a Caracas, i Luzinterruptus hanno creato l'installazione Portable river, un finto fiume nel bel mezzo della strada.



Migliaia di sacchetti sigillati, contenenti qualche litro d'acqua e un finto ecosistema di pesci e alghe. I passanti ne sono rimasti affascinati e un po' alla volta hanno cominciato a raccogliere i sacchetti per portarseli a casa.



Un esperimento riuscito, di grande impatto visivo e sociale, per sensibilizzare le persone sul tema della privatizzazione dell'acqua e sull'importanza della salvaguardia di un bene così prezioso.

Fonte: Cosa ne sai tu


mercoledì 16 gennaio 2013

SCENOGRAFIE URBANE: Fuori dalla gabbia! Le installazioni di ASPECT Studios

Talvolta la città ci sembra una gabbia: traffico, orde di persone, rumore, smog. E se ci liberassimo da questa cappa che ci affiligge, ritornando a cogliere i particolari più belli dell'ambiente urbano che ci circonda? Ecco a voi un esempio di strade che sanno stupire, in arrivo da Sydney,  Australia.

 Angel Places e Ash Streets, Sydney

Centinaia di gabbie pendono dal cielo: la passeggiata diventa così un momento onirico, dove la magia delle gabbie appese rende un angolo della città un luogo magico. L'idea è dei creativi di  ASPECT Studios, specialisti nell'ambito della paesaggistica e autori di altre strade da sogno, come nell'installazione della Chinatown della capitale australiana.

  Angel Places e Ash Streets, Sydney

Chinatown, Sydney


Fonte: http://rcruzniemiec.tumblr.com



venerdì 11 gennaio 2013

ARTE: Bolle che non fanno "pop!". La fantasia liquida di Luka Fineisen

La bolla è una forma che impariamo a conoscere quando siamo piccoli e da allora non smette di affascinarci, anche quando non può fare "pop!" perché è di plastica. Luka Fineisen, artista tedesco, ha reso omaggio alle bolle ideando un'installazione tanto elementare quanto sorprendente. 


Le bolle sono realizzate in sottile plastica trasparente e sono quasi un oggetto di design: un'eccezione rispetto ad altri lavori di Fineisen dedicati allo studio di oggetti fluidi e alla loro interazione con gli ambienti circostanti (sulla stessa linea di Berndnaut Smilde e le sue nuvole artificiali). 



Allora questo weekend ritornate bambini, tirate fuori dal cassetto il vostro vecchio "crea bolle" e cercate di battere Luka!











martedì 18 dicembre 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Anche gli alberi si vestono a festa. Le installazioni parigine di Tree Rings.

Il Natale non sarebbe lo stesso se le città non si illuminassero di tante luci,pronte a scaldare il freddo inverno e a rendere l'atmosfera perfetta per l'arrivo di Babbo Natale.
Ogni anno, così, le metropoli di tutto il mondo fanno gara a sfoderare le luminarie più originali e creative. Vi abbiamo parlato da poco dell'iniziativa per gli auguri di Natale a Londra, in Oxford Street, e vi abbiamo accompagnato in una passeggiata illuminante in Giappone con l'installazione di Winter Illumination.
Oggi invece, vi portiamo nella Ville Lumière per eccellenza, Parigi.
 

 I circa 200 alberi intorno agli Champs Elysées si sono rivestiti di abiti luminescenti, grazie ai cerchi concentrici colorati installati dall'agenzia belga ActLightingDesign, che si occuperà fino al 2014 di vestire a festa la capitale francese.



Potrete passeggiare tra gli alberi illuminati di Tree rings - questo il nome dell'installazione- fino alla fine delle vacanze natalizie. E, se avete voglia di fare immergervi ancora di più nell'atmosfera festiva di questi giorni, fate un giro sui nostri album Facebook, dedicati alle immagini delle città innevate in giro per il mondo e al Natale vissuto in maniera non convenzionale: il 25 dicembre sembrerà ancora più vicino!

Fonte: Design Boom



venerdì 9 novembre 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Ma sono mille areoplanini bianchi. L'installazione aerea di S. Astrid Bin

Voglia di scappare? Di fuggire lontano? Certi giorni si vorrebbe salire su un piccolo aereplanino di carta e volare via.
L'artista berlinese S. Astrid Bin ne ha addirittura preparati mille e li ha trasformati in un'installazione leggera e sognante.

 
Il nome dell'installazione? Non poteva che essere One Thousand Means of Escape. La domanda sorge spontanea: e voi scome sfuggite alla realtà?








lunedì 5 novembre 2012

SCENOGRAFIE URBANE: L'inverno svela la sua luce. Le installazioni floreali di Winter Illuminations

C'è un lato positivo non indifferente da considerare con l'accorciarsi delle giornate e l'avvicinarsi dell'Inverno e del Natale: migliaia di luci invadono il paesaggio prendendo il posto e il colore del verde degli alberi, per un momento in letargo, in campagna, e rendendo scintillanti le città in cui viviamo.

In Giappone hanno deciso di unire luci e natura per un'installazione davvero emozionante: un tunnel di fiori luminescenti ispirato alla natura intorno al monte Fuji.



Winter Illuminations, questo il nome dell'installazione si trova nel gardino biologico di Kuwana, sull''isola di Nagashima, e resterà acceso fino al ritorno della Primavera, a fine marzo.




Un arcobaleno di luci da percorrere per ritrovare e riagguantare la magia della stagione fredda, non c'è che dire!

Fonte:  My Modern Met




giovedì 25 ottobre 2012

ARTE: I luoghi dell'umano. Le installazioni di The Humping Pact

I luoghi che ci circondano sono lo specchio dei pensieri e del corpo umano: basta pensare alla statua di un museo, o più astrattamente alla colonna di un monumento.

Il duo berlinese The Humping Pact ha deciso di trasformare questa suggestione in installazioni sospese tra canoni greco- romani ed estetica futurista.


 I performer per sottolineare questo abbraccio indissolubile tra arte e corpo, fanno l'amore con i luoghi prescelti per le installazioni: le immagini, talvolta forti, sottolineano la relazione inestricabile tra i prodotti dell'arte e dell'ingegno umano e le persone che vivono e osservano questi spazi.



Le installazioni dei due artisti, Diego Agullo e Dmitry Paranyushkin saranno alla mostra "I Fail Good" al Beursschouwburg di Bruxelles, dal 24 novembre, dopo aver toccato Berlino, Cophenagen, Vienna e Francoforte.







venerdì 19 ottobre 2012

SCENOGRAFIE URBANE: Dimenticare la pioggia. Gli ombrelli fluttuanti di Luke Jerram

Per Luke Jerram, inglese, l'ombrello non si limita a essere l'oggetto con cui ripararsi durante le frequenti piogge autunnali. 

L'artista ha ricoperto con ben 1000 ombrelli multicolori uno dei canali principali della città di Rotterdam, in Olanda: gli ombrelli galleggiano e fluttuano seguendo il movimento dell'acqua, uno spettacolo multicolore per gli occhi di chi si avvicina al canale.


Just sometimes.. - così si chiama l'installazione - è stata protagonista dello scorso Witte de With Festival  organizzato nella città olandese: per una volta gli ombrelli non sono serviti a ripararsi dalle piogge, così frequenti in terra olandese.



E, se dopo la pioggia, viene sempre il sereno, ecco alcuni  arcobaleni davvero originali, da vedere qui e qui.

Fonte: My modern met



lunedì 1 ottobre 2012

SCENOGRAFIE D'ARTE: Arcobaleni geometrici. Le installazioni di Gabriel Dawe

I colori dell'arcobaleno sono tanti fili colorati: questo il concetto delle installazioni Plexus Series dell'americano Gabriel Dawe.


Attualmente esposte a Dallas, le strutture multicolori riempiono diversi ambienti, come se la luce passasse attraverso i fili di lana e creasse forme geometriche. Uno spunto originali per decorazioni d'effetto, vi invitiamo a provare!




Fonte: Fubiz




venerdì 21 settembre 2012

ARTE: Nella mia tavolozza ci sono i palloncini. L'installazione di Claude Cormier + Associés

Gli architetti dello studio canadese Claude Cormier + Associés hanno deciso di omaggiare i lavori di Monet e dei pittori impressionisti con un'installazione che unisce colore e leggerezza.


Utilizzando 90 000 palloncini colorati gli architetti hanno ricreato le atmosfere dei quadri impressionisti, in occasione della Biennale di Arte Contemporanea di Le Havre, in Francia.




La scelta del tema dell'installazione- intitolata La Pergola- da parte degli architetti non è stata casuale: la città francese è la patria di Monet e i palloncini riprendono esattamente i colori che avremmo incontrato sulla tavolozza del pittore.

Avete tempo fino al prossimo 13 Maggio per visitare l'installazione, e speriamo che nel frattempo i palloncini non scoppino!

Fonte: My modern met




martedì 19 giugno 2012

GENIO: L'erba del vicino è sempre più verde, soprattutto se il tuo vicino è l'arcivescovo di York.


Il pavimento della Cattedrale di York, in Inghilterra, si è adattato al periodo Europei di calcio in modo ineccepibile: è diventato un enorme prato verde!


L'installazione Wow! Grass è opera della compagnia inglese Lindum, specializzata nelle realizzazione di spazi verdi: vi assicuriamo che l'erba è vera e ogni giorno prelati e fedeli passano il tagliaerbe per mantenere il prato... all'inglese.




L'iniziativa di trasformare la cattedrale gotica in un campo da calcio o, se preferite, in un giardino coperto, è stata voluta dalla diocesi di York per finanziare il mantenimento del monumento gotico, che ha alle spalle ben mille anni di storia.

Aspettiamo di vedere l'iniziativa in altre chiese, riuscite a immaginare cosa succederebbe se fosse San Pietro la prescelta?

Fonte: Design boom




martedì 15 maggio 2012

SCENOGRAFIE EXTRAURBANE: Quando il cielo ruba il posto alla terra

Nella serie Starry Night il fotografo Lee Eunyeol fa scendere il cielo sulla terra.



Lee crea e fotografa installazioni di lampadine LED che sfruttano particolari caratteristiche del terreno, in zone desertiche o boschi sperduti. Ci regala immaginarie passeggiate nella Via Lattea o tra pianeti lontani.





Via Inhabitat.



mercoledì 25 aprile 2012

SCENOGRAFIE URBANE: La street art di Elfo tra installazioni, umorismo e social network

Qualche tempo fa intervistando Gec Art ci aveva fatto il nome di uno street artist che a lui piace molto: Elfo. Ci siamo documentati e dobbiamo confessarvi che ha molto colpito anche noi. Lo abbiamo intervistato via skype, per conoscerlo un po' meglio e parlare di streetart con lui.

 Contestual Face

 Resistance!

Elfo, classe '79, diplomato in ragioneria, ha cominciato con la street art giovanissimo, nel 1994 a Brescia. Con la propria crew di writer ha eseguito per oltre 11 anni graffiti e bombing in tutta Italia, ma dal 2005 si è dedicato a installazioni performance più concettuali, seguendo l'evoluzione della street art.

I social network sono lo strumento attraverso il quale Elfo riesce a proporre al pubblico le proprie installazioni e/o performance. "Quando ho iniziato, la street art - intesa come writing - prevedeva la strada (e il territorio) come canale di fruizione dei graffiti. Dopo diversi anni di attività i graffiti hanno perso un po' della loro forza iniziale e la possibilità di innovare e sperimentare ne è uscita limitata. Per questo dal 2005 mi sono concentrato su nuovi modi di espressione agendo direttamente sul contesto urbano ed extraurbano."

Questa evoluzione, associata all'esplosione della rete, ha fatto si che il web sia divenuto parte integrante del mio lavoro. Le mie installazioni si trovano spesso fuori mano e le performance sono limitate nel tempo: proprio per questo necessitano della rete e, in particolare dei social network - come canale attraverso il quale le opere vengono fruite, oltre naturalmente alle mostre".

 Impacchettamenti

Elfo ci confessa come ultimamente sia diventato anche molto più attento all'estetica delle foto proprio per il ruolo che ricoprono nella fruizione da parte degli utenti del suo lavoro. Poi si spinge oltre, e ipotizza che in futuro il web potrebbe diventare per gli street artist la nuova strada, il terreno principale su cui opereranno.

I lavori di Elfo sono caratterizzati dalla spontaneità, dall'umorismo, sono "grezzi" e spesso nascono intorno ad un luogo o un elemento specifico. L'ultima sua installazione è FAT SQUIRREL. "Era da un po' che aveva puntato quell'albero storto e ci ho messo un mesetto a farmi venire un'idea che mi soddisfacesse. A volte le idee mi nascono immediatamente vedendo un elemento del paesaggio o della città, altre volte penso a diverse soluzioni prima di finalizzare l'installazione".

Fat Squirrel

Tra i lavori che hanno riscosso più successo Elfo ricorda le Contestual Face, oltre alla Pannocchia con la scritta Resistance! "immediati e facili da comprendere". Tra i suoi preferiti cita il Bonsai Liberation Front, gli "impacchettamenti" e i "trasferimenti" ai quali "manca forse un pò di estetica ma hanno sicuramente un grande forza concettuale". L'idea per i "Transfer" gli è venuta a Parigi quando ha visto un biglietto in cui era stato scritto che si cercava una lampada da tavolo, con gli estremi della persona da contattare . Lo ha staccato e se lo è portato via non sapendo bene cosa fare ma sapendo che avrebbe fatto qualcosa. Poi tornato in Italia lo ha appeso nel sud con l'obiettivo di allargare la ricerca della lampada. Da lì è nata l'idea di trasferire alcuni oggetti, una sorta di taglia e incolla un teletrasporto manuale; da allora questo concetto si è evoluto e oggi è passato dal trasferimento spaziale al trasferimento nel tempo con il Leaf season transfer.

 Bonsay Liberation Front

Transfer 

Leaf season transfer

Elfo afferma che il suo lavoro, più che da altri street artist, è stato influenzato da Marcel Duchamp, una sorta di padre spirituale "Ho un approccio dadaista all'arte. Nel mio lavoro cerco di prendere cose che non sono in sè artistiche e renderle arte". Ci fa l'esempio di alcuni lavori più criptici: una foto in cui "si vedono dei pezzetti di carta per terra: il mio lavoro è stato quello di strapparli uno a uno. E' un gesto che in se non è artistico ma quando viene fatto da un artista (o presunto tale) lo diventa, esattamente come portare una latrina nel museo. Ho la presunzione di cercare di fare diventare artistiche queste performance".


Tra gli artisti che lo hanno ispirato e che apprezza figurano i Land Artist, "che usavano la natura come tela per le loro opere, Brad Downey, Voina group, Dondi - attivo negli anni 70 e considerato come uno dei più influenti writer- , e Futura 2000 - attivo negli anni '80 e pioniere della street art più astratta.

A fine intervista scopriamo che a Elfo, diversamente da molti altri artisti, "non interessa arrivare a tutti, che tutti capiscano il mio lavoro, basta che pochi capiscano; magari un giorno cambierò idea, o sbaglio, ma per ora mi basta questo".

Sotto potete trovare i link ai canali di Elfo sul web. Fateci sapere se piace anche a voi.

I lavori di Elfo:
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giovedì 22 marzo 2012

GENIO: Rispecchiare la realtà.

Le opere di Chris Engman catturano la realtà, la riproducono, la rispecchiano.
Giochi di prospettiva e false trasparenze, un lavoro minuzioso e geniale.


Tutte le foto qui.






Tutte le foto del progetto Recapturing Reality di Chris Engman sulla pagina facebook Il Design delle Idee.

Dall'arte per l'arte al marketing unconventional: vi ricordate l'operazione di questa copisteria tedesca?

Via Fubiz.




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