Greenpeacesi affida allo studio di grafica This is Studio per creare un'animazione che spiegasse i risultati sulle pratiche poco chiare applicate dalla NFFO, la Federazione Nazionale inglese delle organizzazioni di pescatori.
Montato sullo stile dell'illustratrice inglese Peggy Wickham, il cartone mostra come le grandi compagnie occupino un posto preminente nell'industria ittica, lasciando i piccoli pescatori intrappolati in un mare sempre più piccolo. L'obiettivo dell'associazione ambientale è quello creare i presupposti per un mercato della pesca più sostenibile ed equo, che lasci spazio ai pescatori indipendenti e favorisca il ripopolamento del mare.
Non è la prima volta che Greenpeace si affida a pubblicità non convenzionali per parlare delle proprie iniziative: vi ricordate dell'orso polare perso quest'estate nella capitale londinese?
Pepsi o Coca Cola? Mc Donald's o Burger King? Windows o Apple?
Nella vita, si sa, bisogna fare delle scelte di campo. Il designer rumeno Stefan Asaftiha deciso di trasformare lo scontro tra grandi marchi in una guerra a colpi di... logo.
I loghi si mixano, si scambiano, si uniscono, creando nuovi manifesti e nuovi marchi. Alla fine, una domanda sorge spontanea: davvero esiste una differenza? Ai consumatori l'ardua sentenza!
Per altri loghi non convenzionali, e molto onesti, fate un giro qui!
Vi segnaliamo in esclusiva la nuova collaborazione tra Havana Club e l'artista canadesePatrick Boivin: nuovo protagonista dei video è Havana Man alle prese con il furto del mojito più piccolo del mondo.
Ambientato in un'atmosfera latina anni '60, il nuovo supereroe lotta contro un malvagio pirata, autore del furto. Il video è il primo di una serie di avventure che vedranno i due scontrarsi per recuperare il mini cocktail, ( trovate la ricetta e la preparazione qui)
Specializzato in stop motion, Boivin già prodotto molti video che si possono rivedere sul suo canale YouTube (178 000 iscritti e 158 000 000
visite) qui: http://www.youtube.com/user/patrickboivin.
Continueremo a seguire che cosa succede tra i banconi di zinco delle rhumerie cubane! Cosa non farebbero i pirati per una buona cassa di rhum?
Ecco come coniugare originalità e beneficenza con un piccolo gesto informatico. Parliamo del progetto Not.Found.org, promosso da Child Focus, associazione no profit belga.
In Europa ogni anno scompaiono migliaia di ragazzini. Per i motivi più disparati, con allontanamenti volontari oppure forzati, sono numerosi i casi di bambini e adolescenti non più rintracciabili, proprio come quando su internet la pagina 404 ci informa che una data pagina non è più disponibile oppure è stata rimossa.
Unendo queste due suggestioni, Child Focus promuove una campagna tra i webmaster per trasformare le pagine 404 in annunci con le informazioni principali di ragazzi scomparsi in tutto il Vecchio continente.
Per farlo basta caricare un iFrame, che a sua volta pubblicherà sulla vostra pagina un avviso relativo alla scomparsa di un minore, visibile a ogni ricerca non andata a buon fine. Un gesto semplice e veloce, che potrebbe però rivelarsi di estrema importanza, vi invitiamo ad aderire.
A questo indirizzo troverete maggiori informazioni sul progetto, e tutti i contatti per interagire con Child Focus.
Science: It’s a Girl Thing(La scienza è roba da ragazze!) è la campagna pubblicitariapromossa dall'UE che si rivolge direttamente alle giovanissime per incoraggiarle a intraprendere studi scientifici e a lavorare nel campo della ricerca.
Tre teen ager dall'aria molto trendy entrano in campo su sfondo rosa, e a colpi di tacchi e cipria
rubano il microscopio e il posto in laboratorio a un collega di sesso maschile.
Ma davvero per avvicinare le donne alla scienza occorreva inserire nel video un rossetto o un paio di scarpe con tacco a spillo?
L’astronoma MeghanGrayha rilasciato un’intervista di critica alla campagna, già visualizzata più di 70.000 volte in una settimana: “E’ vero che la campagna va contro gli stereotipi su cos’è la scienza e su come sono gli scienziati e le scienziate, ma lo fa rinforzando gli stereotipi su cosa piace alle ragazze e come sono le ragazze”.
Una campagna che rischia di essere un epic fail: ha già ricevuto infatti diverse critiche sia dal mondo scientifico che dal web come dimostrano i video visualizzabili qui e qui.
E voi cosa ne pensate? Sostituire uno stereotipo con un altro, é davvero una buona strada per indirizzare le ragazze alla scienza?
Un'innovativa campagna di comunicazione a favore dell'integrazione che ci ha emozionato e sorpreso il 21 marzo, primo giorno di primavera e Giornata Mondiale sulla sindrome di Down.
In quella data, in tv e sui quotidiani nazionali sono comparse le versioni alternative di spot e campagne stampa di alcuni dei principali marchi italiani e internazionali.
Gli attori originali sono stati sostituiti da colleghi con sindrome di Down.
La onlus CoorDown - Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di Down - e l'agenzia di pubblicità Saatchi & Saatchi hanno promosso un messaggio di integrazione realizzandone un esempio eccezionale.
Partner dell'iniziativa numerosi marchi italiani e stranieri tra cui Averna, Carrefour, CartaSi, Enel, Illycaffè, Pampers, Toyota.
«Sul tema dell'inclusione c'è ancora molto da fare, soprattutto in campo lavorativo e scolastico, a partire dai pregiudizi delle persone. L'idea vincente di questa campagna è il messaggio di normalità. Le persone con sindrome di Down hanno il diritto di esprimere le loro capacità e di avere le stesse opportunità di chiunque altro e invece troppo spesso sono considerati diversi e incapaci di condurre una vita autonoma» ricordano i promotori della campagna.
La scelta del 21 marzo come Giornata Mondiale sulla sindrome di Down non è casuale: la sindrome di Down, detta anche Trisomia 21, è caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più - tre invece di due - nella coppia cromosomica 21 all'interno delle cellule.
Quali erano i vostri cartoni animati preferiti da bambini? Giocavate con i Lego da piccolini?
Se la risposta è sì non potrete che adorare "Imagine", la campagna pubblicitaria dell'agenzia tedesca Jung Von Matt. Una serie di annunci stampa che emoziona per il richiamo nostalgico alla nostra infanzia e stupisce per semplicità e creatività.
I Simpsons, South Park, Asterix e Obelix, Paperino, le Tartarughe Ninja, i Puffi, e altri ancora, sono i soggetti di questa campagna minimal che esprime tutta la forza e la creatività dei mattoncini Lego.
A noi piacciono le campagna pubblicitarie intelligenti, specie quando riescono a farci emozionare e a voi?
Un mix tra le più grandi opere "classiche" e i classici del rock. Clash, Doors, Rolling Stones e Bob Marley diventano la nuova voce dei protagonisti dell'opera.
E' la nuova campagna de La Scala Under30, ideata dall'agenzia Tita.
E le immagini, piene di eleganza, passione e struggimento, sembrano fatte apposta per le più feroci note moderne.
Oggi è la giornata mondiale contro il cancro, le dedichiamo un post in linea col nostro stile. Ecco tre impattanti campagne per la prevenzione del cancro.
La prima è canadese, e gioca sul mito del fotocopiarsi il sedere in ufficio. Andando sul sito si può scegliere il proprio "butt" preferito e mandarlo scherzosamente ad un amico, informando sulla prevenzione del cancro al retto.
La seconda è una campagna francese contro il fumo: "fumare è essere schiavi del tabacco".
Questa invece è un'installazione gonfiabile dell'associazione neozelandese Breast Cancer il cui slogan è "più aspetti, più sarà grande il problema"
Questa volta sono i camion che superano: non in velocità, ma in creatività. I teloni diventano finalmente trasparenti, per farsi palcoscenico di mondi solitamente nascosti, più o meno reali, ma sicuramente suggestivi.