Hubblog ha cambiato veste! Ci trovate al nuovo indirizzo hubblog.it, venite a scoprire il nostro nuovo look!

mercoledì 20 giugno 2012

DESIGN: La seconda vita (design) di un ceppo di legno. Brecce Collection di Marco Stefanelli

Interno casa, di fronte a un caminetto, un ceppo di legno in mano. Chiunque di noi lo butterebbe senza problemi nel fuoco, a conclusione di un ciclo di vita che lo aveva visto albero.


Non così Marco Stefanelli, designer torinese,  che ha trasformato ceppi di legno di ogni genere - scarti di segheria, tronchi portati dal fiume e legna da ardere - in pezzi unici di design, entrati a far parte della sua Brecce Collection.

Hub09 ha avuto il piacere di conoscerlo e di scoprire meglio la filosofia dietro questi pezzi, da poco presentati al Fuori Salone di Milano. Marco studia Architettura a Torino, ma quello ha imparato sul design arriva soprattutto da lavori sul campo, attraverso collaborazioni con studi di architettura, artisti e laboratori artigianali in Italia e in Olanda. Le ispirazioni arrivano dal mondo web e social dove Marco consulta quotidianamente blog, siti e portali che parlano di grafica e design

Il lavoro che porta alla concezione di Brecce Collection è piuttosto complesso e prevede diversi step, come la preparazione del calco, per poi giungere a un ceppo lavorabile a cui Marco aggiunge dettagli, come potete vedere nelle immagini qui di seguito, in grado di rendere l'opera unica.





L'esperienza è a 360° e deve coinvolgere tutti i sensi: ad esempio i tronchi di cedro stimolano la vista attraverso la resina irrorata di luce, l'olfatto con i profumi della corteccia, e con la loro ruvidità colpiscono il tatto.

A differenza di altri colleghi, Marco si muove in un mix tra la concettualità nordica - in cui quello che vedi non è mai esattamente quello che è (e comunque è solo la punta dell'iceberg) - e la tradizione artigiana italiana, in cui è molto forte l'intervento manuale.

Tra gli artisti che lo ispirano Gaetano Pesce, punto di partenza per i suoi lavori sulle resine e di cui apprezza moltissimo la capacità di rendere unici anche gli oggetti di produzione industriale. Mies Van Der Rohe, con i suoi tratti puliti e la straordinaria capacità compositiva, Max Lamb, artista dell'autoproduzione che realizza stampi nella sabbia per le sue fusioni in peltro sono altri due nomi imprescindibili nella classifica di Marco.  Ma anche Doris Salcedo e Bruce Nauman, i Marvel Comics...e Tadao Ando, che lavora con la luce e i tagli luminosi, anche se in una scala decisamente superiore.

Ringraziamo Marco per il tempo che ci ha dedicato e vi ricordiamo che potrete trovare  Brecce Collection, e tutti gli altri lavori sul suo sito.



Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...