Con la serie Hiding in the City, Liu Bolin, di Pechino, intende esplorare l'identità nazionale cinese e la protesta costante e silenziosa di molti contro il proprio governo.
L'idea di Hiding in the city è nata nel 2005, dopo l'evacuazione forzata e la distruzione, da parte della polizia, dello studio dell'artista.
Attraverso la nuova prospettiva dell'invisibilità, Bolin, intende dare una lettura più profonda dei luoghi più gloriosi e "intoccabili" della Cina, partendo da icone come il Tempio del Paradiso e la Grande Muraglia.
Artista, performer, dissidente: le opere di Liu Bolin, insieme alla forza del suo linguaggio, hanno fatto il giro del mondo. Gli sfondi su cui lavorare - le superfici sotto cui scomparire, le croste da grattare - sono cambiati, ma sembrano essere, ovunque, sempre gli stessi.
E se volete anche voi scomparire: ecco le istruzioni.
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