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giovedì 13 settembre 2012

SCENOGRAFIE URBANE: SUB URB ART Festival 2012. Il recupero dello spazio cittadino passa attraverso un Bunker.

Torino città grigia e industriale è uno stereotipo quasi ormai cancellato dalla direzione che la città sabauda è riuscita a intraprendere, che la sta vedendo trasformarsi in una metropoli più moderna e meno legata al modello fordista al’italiana. Torino, come tante altre città, vede sorgere nel suo paesaggio aree industriali dismesse in cerca di una nuova identità.

Oggi, vi vogliamo parlare proprio di questo:  come trasformare un’ex area industriale in luogo di aggregazione collettivo attraverso la creazione di uno spazio dedicato a esibizioni, concerti, mostre, conferenze,  per dirla con un’unica parola, forse riduttiva, a eventi culturali .

Ci troviamo nella parte nord della città, nell'area dell’ex stabilimento SICMA (Società Italiana di Costruzioni Molle e Affini), entrato in attività negli anni Venti e in disuso dal 2007, in un’area attigua allo scalo Vanchiglia in un fabbricato di 420 mq e una superficie all'aperto di circa 3.500 mq: qui è nato il Bunker, nome preso in prestito dal rifugio antiaereo contro i bombardamenti alleati costruito in piena Seconda Guerra Mondiale.  “Non potevamo scegliere un altro nome vista questa caratteristica così inusuale” ci spiegano i ragazzi dell’associazione Urbe (ve li ricordate? Quelli del Cantiere25), promotrice del progetto Bunker. Li abbiamo incontrati in concomitanza con il Festival SUB URB ART, che si svolge in queste settimane e si concluderà il 30 settembre prossimo. 


BunkerBar By Meno Design


Weed, SUB URB ART 2012 

Il festival è giunto alla seconda edizione, a distanza di dodici mesi dall’esperimento di via Foggia 28: “I 1500 mq di locali concessi dalla società proprietaria, in attesa di essere demoliti e riconvertiti in loft, erano  diventati luogo di contaminazione sperimentale per artisti internazionali ed emergenti che si sono confrontati con e dentro lo spazio; un contenitore indipendente di eventi culturali -fotografia, arte, teatro, architettura, design, musica – si è innescato un virtuoso processo di riqualificazione del singolo edificio e di una porzione di territorio periferico”. Su questo terreno fertile è nata la prima edizione del Festival: "mostra/evento, che ha avuto come protagonisti i muri della fabbrica, interpretati da oltre 40 artisti italiani e internazionali.


 MP5+To/Let, Prima edizione Festival SUB URB ART , Via Foggia 28
  
URBE vede la luce in quei giorni, per creare un soggetto che dialogasse con le autorità e proseguisse nel tempo il percorso intrapreso:  “Tutto è nato piuttosto spontaneamente, come un collettore: URBE raccoglie i “contenuti” che vengono proposti nello spazio scelto.  Ma la mission resta quella di modificare temporaneamente lo spazio industriale affidandolo ad artisti di strada e creando eventi che lo rendano fruibile sul territorio. E’ un percorso in divenire: il clou sarà il Festival in questi giorni dove l’ex fabbrica sarà ricoperta dei lavori degli street artist, italiani e internazionali”.


Sono circa 20 gli artisti che parteciperanno. Abbiamo incontrato vecchie conoscenze di Hub come Halo Halo e i suoi svarioni, ma anche l’artista indiano Rahul Mitra, di passaggio per una tournée europea.



Halo Halo at work, SUB URB ART FESTIVAL 2021



The Mushroom Collective


 

Rahul Mitra (India), in collaborazione con Mattia Lullini, HaloHalo, Weed





Gola+Kenor+H101, Sub Urb Art 2012


NeSpoon (Polonia), SUB URB ART 2012

E se il Bunker chiude le sue porte il 30 settembre, URBE non si ferma:  “Lavoreremo a Nizzart, il museo a cielo aperto,  finanziato in parte da La Stampa nelle undici aree individuate tra corso Vittorio Emanuele II e piazza De Amicis, investendo grandi facciate cieche: verranno distribuiti tra i vari artisti, per ospitare murales o installazioni artistiche.”
Consigliamo ai torinesi di non perdersi gli eventi di questa settimana e a tutti gli altri lettori chiediamo di raccontarci di altre esperienze cittadine di riappropriazione dello spazio urbano normalmente non utilizzabilee non utilizzato.

Il Bunker è aperto  dal martedì alla domenica dalle 15 alle 3 del mattino, trovate qui la pagina Facebook per seguire tutti gli aggiornamenti e le iniziative in corso.



1 commento:

  1. Secondo me, per tutti gli altri tranne che per i Torinesi Torino rimane una città grigia e nebbiosa.
    Milano invece, rimane sempre una città di emme.

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