Attraverso le proprie photo-performances, Paredes (cognome che ironicamente si traduce in "pareti") esplora i limiti del corpo e della propria identità, facendosi assorbire dall'ambiente dipinto e scomparendo. Di lei, rimangono distinguibili pochi elementi, come occhi e capelli.
Cecilia si definisce una nomade, in cerca di perenne sistemazione in nuovi spazi e, di conseguenza, di riscoperta della propria identità. La nuova casa in cui trasferirsi - il nuovo mondo che la rappresenta -, nel suo caso, è un'opera d'arte.
Fonte: Psfk.com
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